Ridere è una cosa seria e serve a vivere meglio!
Se è importante osservare la realtà e tentare di spiegare i fenomeni sociali, per quanto sia possibile, altrettanto importate è il valore della risata nella vita di tutti i giorni.
Nel libro di Donata Francescano “Ridere è una cosa seria” (Feltrinelli editore), l’autrice ci spiega chiaramente che ridere è una capacità umana universale. In alcune epoche storiche questi comportamenti furono sviliti, addirittura condannati. Platone è stato certamente il primo a mettere in risalto gli effetti negativi del riso, seguito poi da numerosi studiosi come Arthur Mitchell che parlava invece di una specie di disordine mentale transitorio. Nella nostra società postmoderna invece, questo comportamento è incoraggiato, quasi prescritto.
Il sorriso è di certo l’indicatore più potente di amichevolezza al mondo. Ridere è un’attività sociale che coinvolge i membri di un gruppo, conferma i legami sociali e crea un clima di benevolenza e piacevolezza. Agirebbe come lubrificante sociale perché il messaggio che passa è di non aggressione e Dio sa quanto avremmo bisogno di un clima sereno che esclude ogni forma di violenza. Non facilita solo i rapporti sociali ma ci libera dalla serietà della vita, ci sbroglia dai ruoli che ognuno di noi deve esercitare e ci porta in un mondo leggero, frizzante, dove tutto può accadere.
“Evadere ridendo dai toni grigi del quotidiano permette di deserializzare la propria esistenza, apportandovi dei mutamenti, facendovi riaffiorare la vitalità e i desideri sepolti dal dover essere”, così afferma Francescano. Da questa interessante lettura ne viene fuori che ridere non è solo una risorsa straordinaria ma è anche un complesso comportamento vocale e motorio. È una sinfonia di suoni. Attraverso la vista e l’udito, il cervello riceve uno stimolo risorio che colpisce una zona del cervello (l’encefalo) e scatena un meccanismo riflesso che arriva ai nervi facciali, i quali a loro volta stimolano il diaframma e i muscoli dell’addome. Ha quindi tutte le carte in regola per essere preso sul serio. “Un sorriso non costa nulla e produce molto. Arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona”. Se quindi ridere fa bene alla salute perché riduce gli effetti negativi dello stress e rafforza il sistema immunitario, è anche vero che è meglio ridere con, che ridere di.
Elena Lombardi
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