“Sorpresi dal destino”, il romanzo ambientato a Barrea spopola sul web
Flavio Del Conte è presuntuoso, arrogante e diffidente come pochi. Madeleine Kirsten è bella, tenace e indomabile, sta scappando da una verità scomoda e vuole mettere quanta più distanza possibile dal suo passato. A Barrea trova il suo posto nel mondo, trova quella pace a cui anelava con la compagnia dei cavalli, il canto dei grilli e l’incontro-scontro nel fienile con il padrone di tutto quello che la aiuterà a far luce sui suoi ricordi in cambio di una proposta indecente. Lei gli insegna ad amare gli altri, lui le insegna ad amare se stessa.
Si odiano da morire ma riusciranno a restare indifferenti alla scintilla pericolosa che scocca nei loro occhi quando sono vicini?
Io ringrazio di cuore i miei lettori e con questo nuovo estratto, vi segnalo: “Sorpresi dal destino” in offerta su Amazon a 1,99 per tutto il mese di Maggio.
Elena Lombardi
“Non aveva le visioni, né tantomeno era in preda alle allucinazioni. Il suo uomo l’aveva davvero raggiunta, ignaro delle sue proteste e delle sue resistenze. Fece uno sforzo disumano per mostrarsi tranquilla e non spaventata come in realtà si sentiva. Lo fissò con orgoglio ma non riuscì a spostarsi. Cominciò solo a concentrarsi sulle espressioni del suo volto, mentre scendeva da cavallo trafelato con uno sguardo che passò da collerico a preoccupato.
Flavio tirò le briglie con forza, poi balzò a terra come un falco. Era in stato di choc. La tragicità della situazione gli procurò un groppo alla gola. Si accostò a Maddy quasi falciando l’erba, percependo chiaramente il battito del suo cuore e la smorfia di dolore che le arricciò le labbra. Era pallida in volto e lui si ritrovò ad afferrarla con dolcezza, scioccato. Faticò persino a parlare.
«Che diavolo è successo, Maddy?», farfugliò poi con voce strozzata.
«Io… io credo di aver perso il controllo, mi dispiace», riuscì a dire con un filo di voce, provando a giustificarsi.
«Se sei un’esperta! Come è possibile?». Flavio continuò a stringerla tra le braccia per rassicurarla, poi guardò il suo viso. Era evanescente per la miseria! E anche lui non si sentiva da meno. Aveva rischiato di perderla.
«Stai bene?».
«Per… perché me lo chiedi?».
«Come perché? Sei appena caduta da cavallo!», le rammentò angosciato, cominciando a tastarla da cima a fondo. Nulla. Non trovò tracce di sangue per fortuna. Sospirò sollevato. «Ricordi chi sono vero?»
«Si. Sei il mio finto fidanzato. Mi sono solo spaventata, tranquillo, anche se non mi sento più il cuore», lo rassicurò balbettando.
«Oh, io lo sento perfettamente invece», ammise lui riferendosi a quel cuore che batteva contro il suo, poi la afferrò piano per la vita e la aiutò a sedersi, sostenendola contro il suo petto.
«Mi dispiace. Avrei dovuto proteggerti», si scusò rammaricato. Lei alzò le spalle. Era un’affermazione retorica o diceva sul serio?
«Io non ho bisogno della tua protezione», affermò risoluta. In lui si nascondeva una vena di tenerezza che le lasciò l’amaro in bocca. Era sempre stata una donna decorosa e assennata eppure una lacrima le rigò la guancia. Cosa le succedeva? Aveva le tubature rotte per caso?
«Io credo di sì, invece», la contraddisse stringendola tra le sue braccia. «E cercherò di farmi perdonare», continuò Flavio notando la sua vulnerabilità. Nessuno l’aveva mai protetta. Quella constatazione lo riscosse del tutto colpendolo profondamente. Era bello essere lì in quel momento, ma quanto sarebbe durato? Non aveva più la forza di allontanarla. Avrebbe afferrato al volo tutto quello che la vita aveva da offrirgli, anche se si trattata soltanto di attimi rubati al destino di qualcun altro”.
Estratto da “Sorpresi dal destino” di Elena Lombardi – Butterfly Edizioni.
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