Il Punto di Patrizio Guerrini: corsa a tre, maggioranza nella minoranza o (R)azzi propri?
Riflettevo sulla situazione del presidio ospedaliero di Castel di Sangro e sono giunto alla conclusione che il punto nascita in effetti non è mai stato chiuso; partorisce più politici il nostro ospedale che bambini il nosocomio di Pescara! Nel nome della spending rewiev rischiamo di perdere brillantissimi polimedici (medici che fanno politica) che altrimenti sarebbero costretti a fare solo politica. Fuga di cervelli verrebbe da pensare! Prendiamo il caso del Dott. Rinaldo Mariani, uno dei più autorevoli rappresentanti dell’IDV in Abruzzo (ma il partito esiste ancora?) che, dopo ripetuti incontri con la lista di “progetto comune”, è giunto alla conclusione di voler correre autonomamente alle amministrative di Castel di Sangro.
A dire il vero i suoi delegati avevano espresso la volontà di collaborare al progetto ma, probabilmente, l’assemblea non ha colto dalla loro voce che un candidato sindaco già era disponibile; desumere sfumature e particolari nella politica è basilare e se “progetto comune” non è nelle possibilità di intuirle sarà meglio lasciar perdere. Del resto lo stesso errore è stato fatto quando anche il sottoscritto ha fatto intendere di volersi candidare alla carica di Sindaco. Il programma lo avevo già nelle mie mani, infatti ho fatto un copia e incolla da quello delle scorse amministrative del centro destra, ancora attualissimo, poi immaginavo una città di oltre 200.000 abitanti, un campus scolastico, la riduzione delle tasse ecc. e se poi avessi perso le elezioni si poteva sempre trovare un accordo; come diceva quel saggio di Antonio Razzi, ex IDV, meglio farsi un po’ di “cazzi propri”.
Si, perché, l’attuale problema della lista di Caruso, che ostenta una marcata sicurezza, non è quello di vincere le elezioni ma avere nella minoranza elementi di maggioranza. Del resto è noto a tutti che l’amministrazione Murolo ha operato senza problemi proprio in virtù di una scialba rappresentanza di opposizione. La terza o quarta lista potrebbe arrivare in suo aiuto, ma non sembra essere il caso del Dott. Mariani, considerato che con il nuovo sistema elettorale, il rapporto maggioranza – minoranza sarebbe di 9 a 4, mantenendo così un controllo sulla giunta in caso di “mine vaganti” tra i suoi sostenitori.
Lo abbiamo detto nell’articolo precedente e ribadiamo che la forza di questa compagine non è nel suo candidato Sindaco ma nella forte coesione tra gli elementi che la compongono, abili e intelligenti strateghi insieme per forza e volontà. In questo momento di pre-campagna elettorale “progetto comune” sta cercando elementi per scardinare i grossi nuclei di elettori, le grandi famiglie e a giudicare dai nomi che informalmente circolano, sembra ci stiano riuscendo. Ma il punto debole della compagine di Fioritto è nella scarsa coesione e litigiosità che storicamente ha più volte consegnato la guida della città al centro destra.
Bene farebbe il Professore a scendere in cattedra per sedare questi malumori. Infine, vorrei chiarire che la mia analisi politica e tale perché scevra da qualsivoglia condizionamento esterno, libera e naturalmente opinabile, come si conviene in democrazia; posso citare l’esempio dell’unione delle ferrovie come un errore o una grande intuizione ma, in entrambi i casi, la lettura giornalistica deve muovere da elementi di provata oggettività che stabilisca un equo rapporto tra notizia e faziosità.
Il punto sulle amministrative raccoglie tutti elementi che, a un’attenta lettura, possono contenere chiavi di lettura anche complesse che non devono per forza essere colte o comprese. Per queste motivazioni ritengo inutile dedicare spazio e tempo a chi non ha alcuna autorevolezza in tal senso.
Patrizio Guerrini
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