l’Assessore alla Sanità Paolucci riceve i consiglieri di “Progetto Comune”
Il nostro Ospedale può essere considerato a tutti gli effetti Presidio Ospedaliero in zona particolarmente disagiata. Ce lo descrivono così, per le caratteristiche territoriali che lo contraddistinguono, il decreto Balduzzi, il documento redatto in sede di Conferenza Stato Regioni del 5 agosto 2014, infine il DM 70/2015. Eppure, dalla fine di luglio, a partire dal Consiglio Comunale di Sulmona, passando per Popoli e arrivando a Castel di Sangro, si vocifera di un auspicato Presidio Ospedaliero unico che scongiurerebbe singole e drastiche riduzioni. Ancora una volta, sembra che Castel di Sangro debba temere per il proprio nosocomio, preda di mire altrui.
Eppure siamo noi nel territorio di montagna, siamo noi a rischiare negli spostamenti, ancor più se nevica e su di noi fa affidamento un territorio vasto che arriva alla provincia di Isernia, al basso chietino perfino.
Siamo andati a chiedere lumi all’Assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci, il quale ci ha ricevuto mercoledi 25 novembre ed ha risposto alle nostre domande.
“Castel di Sangro – dice – non ha nulla da temere. Bisognerà rendere pienamente efficiente il Pronto Soccorso anche potenziando la rete di emergenza. Sarà sicuramente attivato un sistema di trasposto assistito materno (STAM) e neonatale (STEN) entro i primi sei mesi del prossimo anno e bisogna strutturare l’elisoccorso”.
Continua ravvisando la necessità di agire, a livello di distretto sanitario, sui servizi di cardiologia e pediatria ed intervenire sulle liste d’attesa, in generale troppo lunghe. Quando citiamo il decreto firmato l’11 novembre scorso sulla possibilità di mantenere il punto nascita in zone di montagna con parti inferiori ai 500 annui, ci risponde che approfondirà la questione. Approfondiremo, certo, e non lasceremo nulla di intentato. A cominciare dal prossimo consiglio comunale che abbiamo richiesto sull’argomento.
Chi la dura, la vince.
Comunicato stampa Gruppo politico “Progetto Comune”
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