Pizzone, il candidato Di Cristofano insultato per aver criticato l’Amministrazione
L'imprenditore pizzonese oggetto di insulti e offese replica con ironia e signorilità definendosi "un plebeo"
Paese che vai clima elettorale che trovi. Come in Alto Sangro, anche in Molise, nell’Alta Valle del Volturno, vi sono alcuni Comuni interessati al rinnovo dei consiglieri e del sindaco. Tra questi Pizzone certamente offre spunti interessanti che però hanno superato i limiti della decenza. Bersaglio degli ultimi “attacchi” è un volto conosciuto della politica locale, Vincenzo Di Cristofano, candidato alla poltrona più prestigiosa del paese. Il suo torto – a quanto pare – è di aver criticato l’Amministrazione uscente su alcune opere realizzate “senza copertura finanziaria”.
Da qui l’ex Vice Sindaco di qualche tempo fa riferisce insulti ed offese di ogni tipo “Come se criticare sia un sacrilegio. Il contraddittorio è il perno intorno a cui ruota la nostra democrazia. Tale assunto dovrebbe essere ben chiaro soprattutto alle nuove generazioni dei pubblici amministratori. Sono stato definito ignorante, come se chi mi ha rivolto un simile insulto abbia più elevate competenze culturali o esperienze più ricche rispetto alle mie. Le mie osservazioni – precisa Di Cristofano – lecite in un regime di democrazia, sono state definite “cicalate”, dando prova evidente di un irrispettoso comportamento nei confronti di chi rileva dubbi sulla gestione amministrativa di Pizzone”.
Nulla di particolarmente nuovo ed originale. Schernire chi non la pensa allo stesso modo è arte antica e generalmente non paga, alla fine, soprattutto se le offese sono personali e non squisitamente politiche. Ed invece, Di Cristofano viene colpito solo ed esclusivamante da queste: forse perchè non vi sono altre argomentazioni?
“Tanta incontrollata e malcelata acredine probabilmente deriva dal fatto che io stesso, peraltro sollecitato da gran parte dei miei concittadini, mi sia proposto come candidato Sindaco al Comune di Pizzone. Il dettato della nostra Carta Costituzionale riconosce l’uguaglianza di tutti i cittadini e, dunque, anche coloro che non hanno il “sangue blu” possono concorrere in condizioni di parità per l’elezione a qualunque carica pubblica”.
D’obbligo una steccata ai diversi destinatari delle offese ricevute. “Per fortuna, l’oscurantismo del Medioevo e i privilegi del vassallaggio sono ormai ricordi lontani. Per godere della stima dei propri concittadini bisogna amministrare in modo trasparente ed equo. Solo in tal modo si possono evitare critiche, malcontento e dubbi che non derivano dall’ignoranza, bensì da una profonda esperienza umana, amministrativa e professionale che mi ha reso persona stimata e apprezzata dall’intera comunità Pizzonese e non solo. Applico la regola dei saggi……. Ad Maiora”.
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