Roccaraso, Boccia: “Mai più un comune senza ambulanza. Prevenzione territoriale impegno di tutti”
“Se un comune di di montagna, uno dei tanti splendidi borghi anche oggi ricordati dal Presidente Mattarella, non ha per ragioni di bilancio sanitario, un’ambulanza o sempre disponibile o immediati sistemi di intervento e prevenzione è una sconfitta per lo Stato.
Non di chi vive qui in montagna ma una sconfitta di tutti gli altri italiani che hanno questi servizi in città ma non hanno fatto abbastanza per garantire gli stessi livelli dei servizi. È un nostro dovere garantire che l’ambulanza che oggi non c’è a Roccaspinalveti così come ha denunciato durante gli Stati generali la Sindaca Claudia Fiore, diventi un impegno di tutti noi.
Resta ferma per settimane come dice qualcuno? Pazienza, va bene così. Questo vuol dire investire in prevenzione; prevenzione territoriale che deve essere pubblica e capillare. È il principio che abbiamo toccato con mano con le terapie intensive durante l’emergenza Covid-19. Adesso le terapie intensive sono vuote? Pazienza, ma sappiamo che se dovessero servire noi siamo pronti e siamo più forti di prima.
I servizi sono il cuore delle aree di montagna e vanno garantiti ovunque per ridurre lo spopolamento e per frenare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici. Oggi il Parlamento ha l’occasione di definire dopo 20 anni i livelli essenziali delle prestazioni su sanità, organizzazione della scuola, trasporto pubblico locale, assistenza. I Lep su queste 4 materie vanno sganciati dalle materie che si possono decentrare velocemente sul piano amministrative con il disegno di legge quadro sull’autonomia differenziata; vanno definiti i livelli dei servizi una volta per tutte in maniera chiara e trasparente e lo Stato poi pagherà, come è giusto che sia, il conto nei confronti delle aree più deboli.
Il Recovery Fund ci mette a disposizione risorse che devono ridurre le diseguaglianze, tocca a noi decidere da dove partire con le infrastrutture, con la banda ultralarga, con gli investimenti: le aree interne, le aree di montagna, le valli, le aree a rischio spopolamento al nord come al sud sono la priorità; così come tutto il mezzogiorno rispetto alle aree più sviluppate. Sulle materie non Lep andremo avanti celermente con il decentramento amministrativo. Linee guida chiare da parte dello Stato e autonomia a Regioni e sindaci, io mi fido di voi, siete autorevoli articolazioni dello Stato e meritate la massima fiducia, questa è la leale collaborazione che ci ricorda la nostra Costituzione“.
Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, chiudendo i lavori degli Stati generali della montagna in corso a Roccaraso.
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