Ciclismo, Fondo Colli Teatini: la classica di primavera del Centro Sud
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Anche questa volta la fondo dei Colli Teatini ha riconfermato i numeri delle precedenti edizioni, riscuotendo un grande successo come dimostrano le oltre mille iscrizioni pervenute alla segreteria di quella che a buon diritto è diventata la classica di primavera del ciclismo amatoriale del Centro Sud, una delle poche manifestazioni capace di richiamare veramente tanta gente. Oltre agli agonisti, giunti dall’Abruzzo e dalle regioni limitrofe, non sono mancati i cicloturisti per le cui società era in palio il titolo di campione regionale.
Un sole caldo ha accompagnato tutte le fasi della granfondo e la partenza fissata alle ore 9:30 ha consentito di prendersela con relativa calma, anche a coloro che, come chi scrive, dovevano fare un po’ di strada per arrivare a Tollo.
Come consuetudine l’iscrizione e il ritiro dei pettorali avvenivano nella piazza principale del paese, in prossimità della partenza e del traguardo, mentre il pacco gara, consistente in una bella confezione di vini della famosa cantina che prende il nome dal comune in cui si trova, veniva consegnato nei pressi di quest’ultima, all’interno di uno spazio protetto, adiacente al parcheggio. Quindi niente da eccepire dal punto di vista della logistica considerata la vicinanza tra i punti strategici della manifestazione.
In attesa dello start i corridori sono stati incolonnati lungo il corso sfociante sulla strada principale, che, trovandosi in leggera salita, mi ha costretto a spingere un po’ di più per guadagnare qualche posizione, che, detto per inciso, ho regolarmente perso una volta cominciata la difficile discesa verso Casoli.
Per via di un dolore alla schiena, che grazie alla temperatura mite del luogo si era sopito, ho preferito fare il giro di novanta chilometri, cercando di limitare i danni, memore dell’irta ascesa verso Torricella Peligna, situata a novecento metri di altezza da cui si gode di un bel panorama avendo da una parte il mare Adriatico e dall’altra i monti della Majella. Se dovessi trovare una nota stonata alla manifestazione questa sarebbe imputabile solo allo stato delle strade, che per buona parte della provincia di Chieti si trova in pessime condizioni, benché gli organizzatori abbiamo fatto di tutto per ovviare a questo inconveniente, segnalando ogni buca e avvisando i corridori anche con gli altoparlanti, coadiuvati dalle forze dell’ordine e dai volontari che ci hanno messo il loro impegno per far sì che non si verificassero incidenti.
In linea con il resto anche il pasta party, consistente in un primo a scelta tra pasta in bianco e al sugo e un secondo con salsicce e insalata, tutto accompagnato dall’ottimo vino firmato Cantina Tollo, nelle tre varianti Montepulciano, Trebbiano e Rosato, che poteva indurre in tentazione, non essendoci limite al numero di bicchieri che ognuno poteva bere. Io mi sono dovuto mantenere sobrio per guidare fino a casa.
Trattandosi comunque di una gara, per dovere di cronaca devo accennare anche all’aspetto agonistico segnalando la fuga di novanta chilometri di Piero Zizzi (Autotrasporti Convertini), che è stato poi raggiunto e ripreso dagli immediati inseguitori tra i quali il suo compagno di squadra Antonio Borrelli, che ha agguantato la vittoria precedendo di oltre un minuto Dimitri Nikandrov (Team Kiklos Abruzzo) e Tommaso Elettrico (Team Calcagni Fajarama), che ha tagliato il traguardo con due minuti di ritardo dal vincitore. Tra le donne il successo è andato a Sandra Marconi (Cicli Copparo), mentre sono saliti sul gradino più alto del podio della mediofondo Aurelio Di Pietro, portacolori del team Mary Confezioni, e Roberta D’Ascanio (Pedale Sulmonese), entrambi di Sulmona.
Alla fine della festa gli organizzatori si sono accomiatatati dagli ospiti, rimasti fino all’ultimo aspettando l’estrazione del telaio messo in palio dalla ditta Masciarelli. Una grande soddisfazione per lo staff che ha dato appuntamento a tutti per il prossimo anno sperando che il sole sia sempre dalla loro parte.
Le classifiche complete sono consultabili sul sito TEMPOGARA.it.
Piergiorgio Rocci
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