Giro d’Italia, l’Alto Sangro in festa per il passaggio della carovana rosa
L’attesa degli appassionati di ciclismo abruzzesi e molisani sta per concludersi, in quanto tra poche ore vedranno passare sotto i loro occhi i protagonisti del Giro d’Italia, la corsa ciclistica a tappe più popolare al mondo insieme al Tour de France.
E’ facilmente comprensibile l’entusiasmo dei tifosi ogni volta che si verifica un evento di questo tipo, ma potremmo dire di tutta la popolazione che si riversa sulle strade per incitare i “girini”; per l’occasione Castel di Sangro si è tinta di rosa con gli addobbi che il comitato locale degli imprenditori ha confezionato per salutare il Giro.
Il ciclismo rappresenta una festa che accomuna tutti, dallo sfregato che “mastica” di watt e dei pignoni, a chi non saprebbe distinguere tra una bicicletta moderna ed una utilizzata ai tempi di Coppi, ma al contempo non vuole far mancare il suo calore a questi ragazzi che si sono lasciati alle spalle Gerusalemme, dove per la prima volta si assistito ad una partenza del Giro e, spingendo sui pedali dovranno raggiungere Roma, pedalando sulle Alpi e riscendendo la penisola fino alla Capitale dove a fine mese si concluderà la 101° edizione della corsa più amata dagli italiani.
Nello specifico la provincia de L’Aquila domenica 13 maggio vivrà una mattinata all’insegna del ciclismo in quanto la nona tappa che partirà da Pesco Sannita, in provincia di Benevento, attraverserà quasi tutto il territorio provinciale fino al traguardo posto ai 2135 metri di Campo Imperatore. Località famosa per via dell’albergo, che si trova a pochi metri dall’arrivo, divenuto la prigione di Benito Mussolini e dove quest’ultimo venne liberato dalle forze armate tedesche.
Per l’appassionato di ciclismo questo luogo, però, richiama alla memoria una delle grandi imprese che appartengono alla storia di questo sport e un nome diventato legenda. Infatti, su queste rampe, tra due muri di neve e una nebbia che limitava la visuale, nonostante fossimo già verso la fine di maggio, “il pirata”, Marco Pantani, faceva sua la tappa Pescara – Gran Sasso di 253 km staccando con un’ azione di forza lo spagnolo Jimenez, giunto al traguardo con un ritardo di 23 secondi.
Anche questianno le condizioni del tempo non lasciano presagire una giornata calda, scorrendo le immagini si vede ancora molta neve ai bordi delle strade e sappiamo che la temperatura in questi giorni si aggira intorno ai 5 – 6°.
Pensando al tracciato esso appare molto impegnativo per via delle salite che i corridori provenendo da Isernia dovranno affrontare, nonostante risulti assente la Vandra, resta da percorrere il lungo tratto di superstrada fino al valico di Rionero Sannitico. Dopodiché la salita di Sferracavallo, che molti corridori già conoscono per esserci passato il Giro, pure se non sarà decisiva come nel 2016 quando la tappa si concludeva su l’Aremogna, dovrà essere affrontata con rispetto per conservare l’energie necessarie per la lunga ascesa verso Campo Imperatore, di ben 45km, che i corridori dovranno scalare, lasciandosi alle spalle la valle del Tirino e lo sguardo rivolto verso il Gran Sasso.
Immaginando la classifica dell’imminente tappa resta difficile azzardare un pronostico anche se questa si preannuncia una tappa riservata ai ciclisti capaci di imprimere un ritmo forte sulle pendenze elevate. Pertanto ci si potrebbe aspettare una buona azione dall’attuale leader in classifica generale, l’inglese Yates (Mitchelton–Scott team) come pure dal suo compagno di squadra il simpatico colombiano Chaves che ha alzato le braccia al cielo sull’Etna.
E’ anche però la giornata per cominciare a vedere qualche grosso nome imporre la sua legge, come il sudafricano, naturalizzato inglese Froome (Sky), vincitore di 4 Tour de France, l’olandese Dumoulin (Team Sunweb), campione in carica, o il francese Pinot (FDJ). Non ultimi gli italiani, soprattutto quelli da cui ci si aspetta di più come Fabio Aru (team UAE Emirates), ribattezzato il “il cavaliere dei 4 mori” per via delle sue origini sarde, il quale dovrà confermare di essere all’altezza della sua notorietà e il lucano Domenico Pozzovivo, che in assenza di Nibali, poiché ha sempre dato spettacolo , è stato insignito dei gradi di capitano del Team Bahrain-Merida.
Per solidarietà non si possono dimenticare gli abruzzesi che stanno disputando questa edizione del Giro, vale a dire l’attuale maglia nera, in quanto ultimo in classifica generale, Giuseppe Fonzi (Wilier – Triestina) e Giulio Ciccone (Bardiani – CSF) nel quale sono riposte grandi speranze.
Piergiorgio Rocci
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