Italia-Svezia, Gravina replica ad Asllani: “Mancanza di rispetto per Castel di Sangro”
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha replicato alle dichiarazioni rilasciate dalla calciatrice svedese Kosovare Asllani al termine della partita di Women’s Nations League tra Italia e Svezia giocata martedì allo stadio ‘Teofilo Patini’ di Castel di Sangro.
Asllani, in un’intervista alla stampa svedese, aveva criticato la scelta di Castel di Sangro come sede della partita, definendola “un posto sperduto nel nulla” e “un campo in mezzo al bosco“.
“Credo che la calciatrice Asllani non sia stata educata“, ha detto Gravina. “Castel di Sangro, sede di numerose gare delle nostre Nazionali, maschili e femminili nonché sede di ritiri di squadre di Serie A e centro federale della FIGC e della FITP, meritava maggiore rispetto, così come tutta la comunità locale e tutti gli spettatori che hanno assistito alla partita di martedì scorso“.
Il presidente della FIGC ha poi aggiunto: “L’Italia ha il diritto e il dovere di scegliere una sede: l’accoglienza a Castel di Sangro è straordinaria, non mi sembra di aver fatto giocare nessuno nel bosco. Ha dichiarato di aver visto più animali che persone? Non so che tipo di sentieri possa aver percorso“.
Le dichiarazioni di Asllani avevano sollevato un certo dibattito, con alcuni addetti ai lavori che avevano criticato la scelta della FIGC di giocare una partita di interesse internazionale in una sede di provincia.
Gravina ha voluto sottolineare che la scelta di Castel di Sangro è stata fatta per ragioni organizzative e logistiche, ma anche per valorizzare un territorio che ha una lunga tradizione calcistica.
“Non abbiamo scelto Castel di Sangro per scherzo“, ha detto Gravina. “È una città che ha una grande passione per il calcio e che ha dimostrato di essere in grado di ospitare grandi eventi“.
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