Molise Cup, Cep 1953 “festeggia” la sconfitta a Castel di Sangro
Una sconfitta che non vanifica la splendida stagione calcistica per il Castel di Sangro Cep 1953 contro i molisani del Ripalimosani. Il sogno di conquistare anche la Molise Cup si infrange contro una squadra decisamente compatta e ben organizzata. Non servono alibi ai ragazzi del Castel di Sangro, loro sanno accettare il verdetto sul campo.
Il 3-1 è un risultato netto che ha permesso ai ragazzi del Ripalimosani di alzare la coppa al cielo per la gioia dei propri sostenitori. Sono proprio i tifosi ed i giocatori molisani a concedere l’onore delle armi ai guerrieri giallorossi, omaggiandoli con applausi e saluti amichevoli.
Sul terreno di gioco i sangrini non sono riusciti ad esprimere il suo gioco come di consueto. Al contrario il Ripalimosani ha saputo mantenere una compattezza in campo che meriterebbe scenari diversi. Il passivo alla fine del primo tempo per il Castel di Sangro è stato di due reti.
Nella ripresa la Cep ha prova a dare la scossa alla partita ma la sventola di D’Amico si infrange sul palo. Il Ripalimosani abbassa ulteriormente il suo baricentro difensivo respingendo tutti gli assalti dell’attacco sangrino. A chiudere tutte le speranze di rimonta è stato Nardacchione che, fresco di sostituzione, s’invola lungo la fascia serpeggiando tra le maglie difensive del Castel di Sangro realizzando una marcatura pesantissima.
L’ultimo atto di questa finalissima di Molise Cup viene realizzato da Iacobucci che allo scadere trova la parabola perfetta per battere l’estremo difensore. Il triplice fischio del direttore di gara, Sig. Saluppo, mette fine alle ostilità in campo. I gialloblu corrono nel campo festosi, i giallorossi applaudono i propri sostenitori per averli sostenuti sino alla fine.
L’euforia però non si spegne per le vie di Castel di Sangro e la popolazione viene confusa dai cori di esultanza della tifoseria giallorossa. Tanta era la gioia che una anziana signora, di passaggio lungo Porta Napoli chiede cosa si stesse festeggiando. Di pronta replica i tifosi esclamano: “Signò, festeggiamo la sconfitta della coppa”. Spiazzata e confusa chiede cosa sarebbe successo in caso di vittoria allora. E tra le risate collettive a crepapelle viene risposto: “Calava giu lu palazz”.
Questa è la forza del Castel di Sangro: il 12° uomo in campo.
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