Capracotta, incontro con Mimmo Locasciulli: tra medicina, arte e letteratura
L'artista abruzzese ha parlato del suo libro "Come una macchina volante"
Il medico cantautore ha intrattenuto gli abitanti e i turisti presenti a Capracotta, presentando il suo lavoro – edito da Castelvecchi – in cui racconta la propria vita da quando aveva cinque anni al 1975. La storia si conclude nell’anno del Giubileo indetto da Paolo VI che per l’artista originario di Penne, comune che si trova nella provincia di Pescara, coincide con il raggiungimento dei traguardi più importanti della sua vita, ovvero la laurea in medicina, a cui fecero seguito le prime esperienze nei panni di chirurgo presso un ospedale capitolino, dove ha poi continuato a fare il medico fino a pochi anni fa, e il debutto sul mercato discografico con l’album “Non rimanere là”.
Dopo la breve esperienza a Perugia per intraprendere gli studi in medicina, il cantautore abruzzese si trasferì a Roma dove, come per molti altri musicisti, non seppe resistere alla tentazione esercitata dal mitico locale Folk Studio, fucina di giovani talenti, in cui, oltre al nostro, debuttarono Venditti e De Gregori, e si racconta sia passato per quelle stanze fumose, un tale di nome Robert Zimmerman, diventato famoso con l’appellativo di Bob Dylan.
Mimmo Locasciulli, che già era stato una trentina di anni fa a Capracotta per un concerto – al quale chi scrive, allora ventenne, non poté fare a meno di essere presente – è legato a questo luogo in quanto sin dai tempi dell’università, condivide una stretta amicizia con il collega Michele Notario, che per anni ha svolto l’attività di medico condotto nel piccolo borgo, adagiato sulle montagne dell’Alto Molise.
Ieri pomeriggio, è stato il Sindaco di Capracotta, Candido Paglione, a fare gli onori di casa ed a presentare l’illustre ospite alla platea.
Piergiorgio Rocci
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