Itinerari – Migliaia di turisti al Museo del Profumo di Sant’Elena Sannita
Esplorare posti nuovi, così come andare a caccia di eventi, è una tendenza irrinunciabile dei vacanzieri che scelgono l’Abruzzo e il Molise per trascorrere il periodo di riposo estivo. Buona parte di essi però ignorano che nelle stesse regioni, o a pochi chilometri da quella vicina, esistono delle realtà sorprendenti, meritevoli di una visita.
Tra queste certamente è il caso di Sant’Elena Sannita. Piccolo borgo della provincia d’Isernia, località famosa per le sue limpide sorgenti, da dove sgorga l’acqua oligominerale imbottigliata da “Molisia”. Da quattro anni il paese della pentria ospita il Museo del profumo e dell’Orto Botanico, all’interno di un edificio in pietra, ricavato da un ex complesso scolastico, ristrutturato e trasformato in vari ambienti eleganti. Attraverso testimonianze, articoli di giornali e piccoli oggetti, si scopre la storia di questa comunità: agli inizi del 900′ abili arrotini sulle strade della Capitale, oggi negozianti di profumi nelle maggiori città italiane, in particolare a Roma e Napoli.
E’ il primo museo dedicato alla profumeria moderna dal 1880, unico nel centro sud. L’edificio si sviluppa su due livelli. In ogni piano custodisce delle meravigliose vetrine in cui sono perfettamente conservati i profumi dei più quotati produttori internazionali. Meta annoverata dai tour operator italiani ed inserita nel circuito turistico delle peculiarità, offerte dal piccolo Molise.
Oltre a tutto ciò, all’interno degli ambienti curati nei minimi dettagli, si possono ammirare tanti oggetti, tra i quali: un alambicco originale, utilizzato per la produzione dei profumi, e l’ingegno ideato dai santelenesi, strumento nato sotto questo cielo, per arrotare le lame dei coltelli.
Su richiesta, la dottoressa Licia Pette, competente ed appassionata guida che vi accoglierà all’ingresso del museo, è disponibile a farvi immergere in un lungo viaggio nel tempo, dagli antichi egizi fino ai giorni nostri, ed illustrarvi l’affascinante storia dei profumi.
Curiosità, aneddoti e tanto altro. Compresa la visita all’orto botanico, nel quale sono coltivate ben 32 piante profumiere autoctone, di cui 17 ancora non utilizzate per la produzione di essenze. In itinere vi è un progetto ambizioso in collaborazione con l’Università degli studi del Molise. E per tutti coloro che non volessero limitare l’esperienza alla sola visita, nel museo c’è la possibilità di acquistare due ottimi profumi prodotti a Sant’Elena, sia da uomo che da donna: “Voira” e “Ventunora“.
Il museo è aperto tutti i giorni fino a settembre. Mattina: 9.30 – 13; pomeriggio: 16.30 – 20.
Contatti: 338.66.20.595
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