‘Mountain Wilderness’ torna in Abruzzo per il trekking delle reti: ecco il programma
Gli attivisti di Mountain Wilderness hanno attraversato, nel 2016, i Parchi nazionali dell’Appennino Centrale (Sibillini, Gran Sasso-Laga, Majella, Abruzzo-Lazio-Molise) con la staffetta/trekking“Quattrocentomila passi per i parchi nazionali”, a sostegno dei parchi nazionali, Mountain Wilderness è tornata nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio, Molise (PNALM) con il Trekking della Rinascita (2017), incontrando le comunità locali, sollecitando le amministrazioni a promuovere partecipazione, condivisione e ad investire nel rispetto del territorio.
Quest’anno ritorniamo nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise per: mantenere alta l’attenzione sulla centralità e l’importanza strategica dei Parchi nazionali e regionali e delle aree Natura 2000 – come ribadito nella “Carta di Fontecchio”-, aree che vengono tenute nella marginalità, dimenticate dalle autorità centrali e risultano minacciate da speculazioni e da un turismo alquanto aggressivo, poco sostenibile.
Ne è un esempio il progetto di realizzare, nel Parco Regionale del Sirente-Velino, opere tese a collegare gli impianti sciistici di Ovindoli con quelli di Campo Felice attraverso i Piani di Pezza, mettendo in pericolo vaste aree naturali di primaria importanza per fauna e flora in presenza di Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS); sostenere la candidatura dell’intera rete delle aree naturali protette dell’Abruzzo nell’elenco del Word Heritage dell’ UNESCO (clicca sulla locandina per ingrandire).
Dalle Alpi agli Appennini e dagli Appennini alle Alpi Mountain Wilderness torna in Abruzzo perché il seme delle precedenti iniziative (il contatto con il patrimonio naturale e culturale dei Parchi ed il confronto con le problematiche dei territori, il dialogo con Sindaci, Amministratori e Comunità del territorio ed dirigenti delle Aree Protette) “germoglia” grazie al Laboratorio Appennino.
Un Laboratorio che ha l’obiettivo di costruire ponti e sinergie tra le realtà che vivono e operano negli Appennini per conoscere, potenziare e integrare le buone pratiche già attive, per creare una forza comune che affronti i tanti problemi delle montagne appenniniche. Grazie ad un’ ”alleanza” fra Appennini e Alpi abbiamo messo in moto sinergie che hanno lo scopo non solo di tutelare l’ambiente, di potenziare la biodiversità, ma anche quello di investire con energia nel miglioramento della qualità della vita delle popolazioni di residenti e visitatori. Lavorano per realizzare contesti, sostenere e diffondere cantieri di conoscenze e di progettualità relazionale e collettiva.
Un percorso condiviso, partecipato, possibilmente gestito dalle amministrazioni locali e regionali, che leghi i temi comuni delle Alpi e degli Appennini come la difesa dello straordinario patrimonio di biodiversità naturale, culturale e sociale con quelli del bisogno di trovare risposte alle esigenze essenziali delle popolazioni delle aree montane tutte, avendo come prospettiva le giovani generazioni.
Mountain Wilderness ritiene che questo sia un modo profondo, produttivo, coinvolgente che aiuta a incontrare chi ha scelto di rimanere a vivere in montagna nonostante le mille difficoltà da superare. Dunque si torna nel Pnalm carichi di queste speranze, per comunicare, per ascoltare, portando tenacia, proposte ed energia. Percorreremo i versanti molisano e laziale (Monti della Meta – Le Mainarde) ed abruzzese (Monti Greco e Mattone) del Parco attraversando zone di grande interesse naturalistico e di biodiversità naturale e storico/culturale.
Come sempre il passaggio rispettoso di Mountain Wilderness equivarrà a un dialogo con i boschi e le cime, con gli orsi marsicani ed i lupi, con i camosci e le aquile, e con gli abitanti dei piccoli borghi che, ricchi di speranza, sempre hanno accolto i partecipanti con spontanea gentilezza.
Leggi il programma Trekking 2018.
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