Tradizione – Il piccolo Natale di Agnone: il 21 novembre
La tradizione è anche quella religiosa ma soprattutto sacra per i cittadini di Agnone. Cosicchè la Prima Tradizionale Pastorale Agnonese è un appuntamento al quale nessuno, o quasi, manca. La levataccia è alle cinque del mattino per recarsi in chiesa per la prima messa in onore della Madonna delle Grazie, il 21 novembre.
Lì la “filarmonica” alla quale partecipano ragazzi ed adulti (anche l’organista, anziano maestro elementare Romolo Ferrara ultranovantenne) si riuniscono solo per questa occasione. Sanno la musica a memoria. Magari non c’è bisogno dello spartito. Ci sono tutti gli strumenti classici e meno: dal sax ai violini, dal flauto alla tromba, fino al concerto di campane. Oltre una ventina di elementi che dopo le note della Pastorale, tutt’insieme con altri, diventano il coro finale del Te Deum cantato con nenie natalizie.
Dopo la messa la tradizione vuole una colazione di cioccolato fuso (quello della ricetta agnonese a base di caffè ed aromi con cacao) ed i biscotti al latte (raffaiuoli). Nelle case ma anche in tutti i bar della cittadina il 21 è possibile consumare i gusti della tradizione. Tradizione esportata anche a Roma dove per il secondo anno, alcuni residenti nella capitale, hanno dato vita alla Messa con i canti agnonesi. L’appuntamento è dunque nella chiesa matrice di San Marco. Perché ad Agnone il 21 novembre si celebra il Piccolo Natale in ricordo dei transumanti che prendevano le strade dei tratturi per portare il bestiame in luoghi caldi e far poi ritorno su questi monti in primavera. I manifesti che invitano a partecipare già sono affissi nei negozi e per strada. Ma come sempre la chiesa del centro storico sarà un brulicare di fedeli ed amanti delle tradizioni che parteciperanno alla messa di solito celebrata dal Vescovo di Trivento.
Vittorio Labanca
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