Pescasseroli, chi nasce quadrato non muore “rotonda”
Pescasseroli– Nella cittadina divampa la polemica sui lavori in corso per la realizzaizone della rotonda a servizio dell’incrocio della casa cantoniera, sulla Strada Provinciale 83, punto nevralgico all’ingresso del paese che in passato è stato teatro di numerosi scontri automobilistici. L’opera finanziata e appaltata dalla Provincia dell’Aquila per 370.000 euro, è al centro del dibattito cittadino a causa della previsione di chiusura di una strada di servizio che, a lavori ultimati, conserverebbe l’accesso. In estrema sintesi: nella stradina di servizio entri ma non esci, oppure esci a retromarcia.
Un pasticcio che via social network sta facendo registrare un’accesa discussione tra ex amministratori e amministratori in carica. Tra rimpalli di responsabilità finisce nel frullatore della discussione anche il nuovo piano di recupero della zona in questione, la zona “C”, nel quale non sarebbe prevista nessuna chiusura della strada di servizio al centro delle polemiche. Ne da notizia l’ex assessore all’urbanistica, Guglielmo Gentile, il quale, nel dirimere la discussione, ripercorre l’iter che ha portato alla realizzazione della rotatoria dalle origini:“Per motivi di sicurezza, l’amministrazione Finamore presentò richiesta di finanziamento per realizzare la rotatoria in corrispondenza dell’Autostello Aci. Con la rotatoria era prevista la realizzazione di due “ali” sul vicino ponte per l’attraversamento pedonale e ciclabile. La risposta alla richiesta di finanziamento fu positiva ma il contributo insufficiente a realizzare l’opera così come prevista. Si tentò allora il coinvolgimento di partner privati con un piano integrato. La trattativa fallì, così si scelse l’opzione meno onerosa, ovvero la realizzazione della rotatoria all’altezza della casa cantoniera.”
Scelta che ha portato all’attuale previsione di chiusura della strada di servizio. Un errore eredidato dagli amministratori in carica, i quali, se da un lato hanno previsto la strada di servizio aperta nel Piano di Recupero, dall’altro non hanno posto rimedio all’errore originario che la prevede chiusa. Un copia e incolla comprensivo di errore quindi, un pasticcio al quale è stato chiesto di porre rimedio a gran voce, e al quale si aggiunde un’ordinanza di cui ne da notizia il consigliere comunale di opposizione, Gloriana La Cesa. “Sono venuta a conoscenza dell’esistenza di un’Ordinanza che fermerebbe i lavori in corso. Di tale Ordinanza però non v’è traccia all’Albo pretorio comunale né all’ufficio protocollo. Ho presentato formale richiesta di acesso agli atti e nell’attesa guardiamo i lavori che proseguono.”
Lavori che la stessa La Cesa non ha mancato di criticare circa la chiusura della strada di servizio:”Ma vi sembra normale che si prevede l’accesso alla strada di servizio dall’incrocio all’altezza dell’Autostello Aci e ci si trovi di fronte un marciapiede a chiusura della stessa strada? ritengo che l’amministrazione, seppur con grave ritardo, debba porre rimedio.”
Parafrasando il proverbio, sembrerebbe dunque che la strada, nata quadrata, non possa morire “rotonda”. Malgrado l’errore all’origine, per il quale, gli ex amministratori hanno fatto ammenda pubblica. Adesso, però, ci sono i nuovi.
Loretta Montenero
Leave a Reply
Devi essere connesso per pubblicare un commento.