É stato probabilmente il caldo africano a farlo stramazzare al suolo. Come un anziano, un bambino, una di quelle categorie alle quali gli esperti raccomandano di stare in casa quando il termometro é da allarme rosso. Ma lui non é un bambino e nemmeno un anziano, é un cucciolo, é un cane di pochi anni che passeggiando con la sua padrona in vacanza in Emilia Romagna, ha avuto un malore.

É stato un attimo: il cane si é accasciato, sembrava morto, non dava segni di vita, non reagiva. La padrona, una donna di Castel di Sangro, allarmata, ha chiesto aiuto a dei passanti. Insieme hanno chiesto aiuto ai vigili che e a loro volta hanno allertato i soccorsi per i cani giunti sul posto nel giro di pochi minuti con tanto di veterinario a bordo di un’ambulanza attrezzata per gli amici a quattro zampe. Il Labrador é stato caricato sulla lettiga e portato alla clinica veterinaria. É stata eseguita insomma, la procedura che si segue di solito per gli umani.

Soccorsi, ambulanza con medico, in questo caso veterinario, a bordo e via in ospedale per le cure del caso con tanto di coda timidamente scodinzolante in segno di gratitudine. L’episodio é stato raccontato dalla donna ancora sorpresa e grata ai romagnoli che hanno aiutato il suo cane:”sono rimasta senza parole quando ho visto arrivare l’ambulanza con tanto di lettiga a misura di cane.”

Una scena che ad altre latitudini desta stupore considerato che un’ambulanza “adeguata” per le esigenze del territorio, arriva per gli umani a Castel di Sangro solo ora, dopo l’annuncio del manager della Asl che segue un’infinità di proteste e sollecitazioni. L’annuncio é di quelli da evento eccezionale: a Castel di Sangro arriva l’ambulanza gioiello. Ossigeno per le attrezzature datate del piccolo ospedale. Un piccolo passo avanti e una distanza siderale con altre regioni lontane poche centinaia di chilometri  che le ambulanze ce l’hanno anche per Fido.

Loretta Montenero