100 anni di Alfredo Bonanotte, Ateleta e Carabinieri in festa per il traguardo
Riuscire a raccontare la vita di Alfredo Bonanotte in pochi minuti è letteralmente impossibile. Un grande uomo che nel giorno dell’Immacolata Concezione ha raggiunto il fatidico traguardo dei 100 anni per la gioia dei familiari e degli amici. Conosciuto da tutti come “Zio Alfredo“, rispecchia fedelmente l’uomo che può essere semplicemente amato per la sua generosità e umiltà.
Mai un conflitto con qualcuno, mai una parola fuori posto da quando lo conosco, tanto che riusciva a mettere tutti d’accordo durante le discussioni. Personalmente ho avuto la fortuna di conoscere Zio Alfredo da circa 13 anni, ed in questo lungo periodo di amicizia non l’ho mai sentito criticare o parlar male di qualcuno, un vero galantuomo.
Alfredo Bonanotte può essere considerato l’amico di tutti, e tutti hanno sempre apprezzato la sua signorilità ed il suo carattere scherzoso. Nel bar della piazza centrale di Ateleta, alcuni anni fa, durante le tante partite a carte, gli veniva ricordato l’avvicinarsi del suo 100 compleanno: “Zi Alfrè, tra qualche anno festeggiamo i 100 anni, sai che bella festa!” e lui per pronta risposta, sempre scherzoso replicava “Io sicuro ci arrivo, mo vediamo se ci arrivi tu” e le risate a crepapelle echeggiavano nel bar.
Lo scherzo ha sempre contraddistinto la sua persona, ma va anche ricordato la sua arguzia, specialmente quando comprese gli interessi economici legati al tartufo bianco. Proprio lui capì per primo cosa si celava dietro quei “cacciatori senza fucile” che si aggiravano per i boschi di Ateleta insieme al suo amico Maresciallo Ottavio Cordisco.
Quello fu l’inizio della fortuna di tutti gli abitanti di Ateleta. Ma la sua vita non è stata sempre circondata di gioia e allegria. A 20 anni si arruolò nei carabinieri durante il conflitto mondiale e venne inviato per ben 5 anni in Croazia. Il suo legame con l’arma dei carabinieri è stato indissolubile, anche oltre il congedo nel 1957. Ricordo che ogni volta che entrava un militare nel bar i suoi occhi mi cercavano per indicarmi la sua intenzione di offrire da bere ai carabinieri. Guai a farli pagare in sua presenza.
Per questo legame centenario il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Gen. C.A. Giovanni Nistri ha fatto recapitare per mano del Comandante Provinciale Col. Nazareno Santantonio (assente per un malore) il Crest con lo stemma araldico della benemerita unita ad una lettera personale del Generale. L’amministrazione comunale gli ha organizzato la cerimonia e nell’occasione ha consegnato nelle mani di Zio Alfredo sia la targa ricordo per i suoi 100 anni che l’atto di nascita originale in una cornice, cosi come ci spiega il sindaco Giacinto Donatelli.
Dopo la cerimonia i tanti amici sono andati a festeggiare il suo secolo di vita, ovviamente nel suo gradito bar.
Tanti Auguri Zio Alfredo
Michele di Franco
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