Agnone, il Commissario Giustini visita il Caracciolo: “Finché ci sarò io state tranquilli”
Doveva essere una visita privata, poi si è tramutata in un giro istituzionale nell’ospedale San Francesco Caracciolo. Angelo Giustini, 67enne, Generale di Divisione della Guardia di Finanza, e Commissario ad Acta per la Sanità regionale designato dal Consiglio dei Ministri, è giunto per la prima volta ad Agnone dopo circa due anni dall’insediamento, intorno alle ore 11.00 di stamani (9 settembre) accompagnato dalla Commissaria Prefettizia Giuseppina Ferri, dalla Segretaria Comunale di Agnone Maria Teresa Miraldi, dal suo amico Generale Sergio Testini ed altri collaboratori.
Giustini, oltre al ruolo istituzionale ricoperto ed anche forte della sua laurea in Medicina e Chirurgia e dell’esperienza acquisita quale Capo della Direzione di Sanità del Comando Generale della Guardia di Finanza, ha immediatamente voluto visitare la struttura sanitaria alto molisana.
Qui a dare il benvenuto medici ed infermieri, il sindaco di Capracotta Candido Paglione, il regionale Andrea Greco ed anche molti esponenti delle liste in competizione per le prossime amministrative comunali. I presenti hanno avuto modo di evidenziare al Commissario ad Acta tutte le difficoltà di un nosocomio che ogni giorno di più deve difendersi da attacchi di azzeramento. Un ospedale che garantisce ancora e per quello che può il diritto alla salute a tantissime popolazioni soprattutto quelle del vicino Abruzzo sempre più lontane a causa di una viabilità che penalizza queste zone. Accorato l’appello di Paglione affinchè vengano dati al Caracciolo i finanziamenti dovuti per legge e mai visti in questa struttura.
Giustini ha buttato acqua sul fuoco tranquillizzando tutti sul futuro del Caracciolo come ospedale “di Area Disagiata” e garantendo la sua attenzione particolare verso la sanità di quest’area. “Fino a quando ci sarò io state tranquilli” ha detto a tinte forti il Commissario ad Acta. Uscito dall’ospedale Giustini ha effettuato una fugace visita alla Fonderia Marinelli per poi restare a pranzo in un ristorante del posto.
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V.Labanca
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