Ateleta in lacrime per l’ultimo saluto a Pierluigi Monaco
Ieri pomeriggio, prima di raggiungere l’ultima dimora, tutto il paese ha partecipato all’estremo saluto tributato al poliziotto e consigliere comunale Pierluigi Monaco. I colleghi del Reparto Operativo della Polstrada di Roma hanno portato il feretro a spalla dall’abitazione in cui ha avuto i natali, fino alla parrocchia di San Gioacchino. Un drappello di agenti hanno formato il picchetto d’onore per il saluto militare riservatogli sul sagrato della Chiesa.
Fiumana di gente, circa 1500 persone, lo hanno seguito nel corteo funebre preceduto dal gonfalone del comune di Ateleta e dal Sindaco Giacinto Donatelli. Occhi inumiditi tra gli amici, desolati, inconsolabili, consapevoli di aver perso un uomo autentico, genuino, dal carattere rude, ma sempre pronto a tendere la mano e a dispensare parole di conforto o consigli amichevoli. Quel cuore grande e generoso, però, lo ha tradito improvvisamente senza dargli tregua.
La bara, posizionata davanti all’altare, è stata presidiata per tutta la cerimonia dai colleghi con cui aveva lavorato fino a pochi giorni prima. ” Pierluigi sarebbe dovuto rientrare al Reparto domenica sera” confida disperato un agente della sua sezione a TeleAesse. Una foto, adagiata sul feretro, lo ritraeva vicino alla Lamborghini della Polstrada. Spirito di corpo e fierezza di appartenenza, i sentimenti che l’inorgoglivano in ogni circostanza. Il capo della Polizia, Alessandro Pansa, ha fatto pervenire una corona di fiori sistemata davanti alla bara.
“Una esistenza spesa pensando al prossimo perché non gli bastava fare soltanto il poliziotto, voleva fare molto di più, insegnando il rispetto dei principi della legalità ai più giovani. Era questa la sua missione in vita”. Così l’officiante Angelo Maria Oddi, Cappellano nazionale Vicario della Polstrada, durante l’omelia nella cerimonia concelebrata insieme a Don Nicola Perrella ( parroco di Ateleta), e Don Eustacchio Schiappa, (parroco di Castel di Sangro) ha raccontato dei colloqui con Pierluigi durante i servizi nel corpo di guardia dove abitualmente si sofferma per parlare con il personale di turno.
Rammaricato di non aver potuto partecipare alla funzione, Il Vescovo della Diocesi di Sulmona, Angelo Spina che, attraverso la voce affranta del parroco di Ateleta, ha assicurato la sua preghiera ai familiari. Monaco, tante volte lo aveva coinvolto negli eventi organizzati dall’Associazione “Sulla Buona Strada” in cui ricopriva la carica di vice presidente.
Presenti tutti gli uomini in divisa del comprensorio: i Carabinieri della Compagnia di Castel di Sangro e della Stazione di Ateleta con in testa il capitano Pasquale de Corato; gli agenti del Comando Polstrada di Castel di Sangro e Sulmona; i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Castel di Sangro. E ancora, i gruppi degli alpini e della protezione civile di tutti i comuni dell’Alto Sangro, i Carabinieri in congedo, le insegnanti delle scuole primarie e medie dell’Istituto Comprensivo di Castel di Sangro e del plesso di Ateleta; i consiglieri comunali di Castel di Sangro, Andrea Liberatore e Anna Rita Cimini, tutti i consiglieri comunali di Ateleta.
Immancabili gli amici di sempre: l’imprenditore romano, Lino Ventriglia, gli ha reso omaggio facendo seguire il corteo funebre dalla Ferrari 430 , campione del mondo “Ferrari Challenge” – Trofeo Pirelli 2009, accompagnato dal giornalista romano Emilio Amaturo. Anche il maestro Piero Mazzocchetti – disdicendo gli impegni professionali – ha voluto vivere da vicino il dramma, estremamente provato della prematura scomparsa. E poi, il direttivo dell’Associazione “Sulla Buona Strada” rappresentata dal presidente Mario Lo Parco, Christian dell’Armi e Domenico Caruso; il Sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, l’ex Sindaco di Pescopennataro Sabatino Rosato, l’impresario agnonese Vincenzo Cannatelli, il ristoratore castellano Enzo Cardellino. Impossibile citarli tutti.
Il culmine della commozione si è raggiunta con la consegna di un ‘Encomio Solenne’ ai genitori di Pierluigi da parte dei funzionari della Polizia di Stato. Gesto simbolico, quanto significativo della Forza Armata che ha espresso solidarietà e coesione alla famiglia e alla compagna Emanuela Russo. “Oggi per tutti i poliziotti siete diventati i nostri genitori” rivolgendosi a papà Antonio e mamma Maria Giulia, il Cappellano Oddi, ha interpreato l’omelia con occhio critico, confessando la perplessità umana di questa tragedia terrena, rincuorabile solo dalla fede e da quel premio finale che spetta ai buoni e giusti come Pierluigi.
L’alto prelato ha sollecitato il Sindaco Donatelli a ricordare, attraverso un memorial, l’ impegno sociale di Monaco. Il primo cittadino, d’altro canto, lo ha ricordato dal pulpito con parole e toni elogiativi, mettendo da parte le insignificanti incomprensioni pre-elettorali. A nome suo e di tutta la comunità ha espresso gratitudine e rispetto per questo figlio indimenticabile di Ateleta.
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