Riesce a sorprendere ogni volta la sacra rappresentazione della Natività, inscenata a Carovilli il giorno di Santo Stefano. Ieri dalla stazione ferroviaria di Sulmona sono saliti 500 passeggeri a bordo delle carrozze della “Transiberiana d’Italia“, per raggiungere il bel borgo dell’Alto Molise. Turisti provenienti da ogni angolo della Penisola, entusiasti a fine giornata della meravigliosa esperienza vissuta dentro il villaggio del presepe vivente, costruito nel corso del tempo dai volontari dell’associazione locale “Gli amici della storia e delle tradizioni“.

Come da 22 anni a questa parte i figuranti, cooordinati da Girolamo Carano (Presidente dell’Associazione), hanno conquistato sul campo gli unanimi consensi della folla (circa 1500 presenze, riferiscono gli organizzatori), affascinati dalle scenografie e dalla puntuale organizzazione, che ha consentito agli ospiti anche di degustare le pietanze tipiche del posto in un’area attrezzata.

Nei panni di Giuseppe, Maria e Gesù bambino, una giovane famiglia di Carovilli: Alessandro Falasca; Sara Gavoto e Samuel Pio (4 mesi) ultimo nato in paese. Ma a Collecerro di Fonte Curelli non ci si adagia sugli allori e già si è proiettati all’edizione del prossimo anno.

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