Questa volta nell’ambito del congresso che annualmente la Società Italiana per la formazione in Psichiatria tiene a Castel di Sangro è stato riservato un ampio spazio alla psichiatria transculturale, cercando di spiegare il nesso tra migrazione e problemi mentali. Infatti non è raro che l’attività cerebrale di molte persone, una volta sradicate dal proprio Paese di origine, venga compromessa dai traumi vissuti durante l’esperienza migratoria.

I relatori intervenuti nella sala congressi dello Sport Village Hotel si sono confrontati sul tema della relazione terapeutica con pazienti migranti, presentando alcuni progetti in atto in Italia e all’estero e smentendo la generalizzazione avanzata da un collega, non presente al convegno, il quale ha asserito che la maggioranza dei migranti sarebbe affetta da patologie psichiatriche.

Interviste di Piergiorgio Rocci al presidente di ‘Psichiatria Democratica’, Antonello D’Elia e alla presidente dell’Associazione di Promozione Sociale ‘Etna’, Maria Paola Lanti.

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