Castel di Sangro, emergenza ospedale: la politica locale si mobilita
Oggetto di un’ampia ed accesa discussione nel recente consiglio comunale, le animosità sulle sorti della sanità continuano anche fuori dal palazzo del Municipo, tra la gente del comprensorio sangrino: le vere vittime delle misure irresponsabili volute dai vertici dell’Asl 1 – L’Aquila – Avezzano e Sulmona.
Di seguito, la comunicazione scritta del gruppo di Minoranza ‘Progetto Comune‘. Mentre nella videointervista è possibile ascoltare le ultimissime novità annunciate dal Sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, in merito alla complessa vicenda.
“In seguito ai recenti avvenimenti che hanno visto l’ennesima azione volta al depauperamento del Presidio Ospedaliero di Castel di Sangro, i Consiglieri di “Progetto Comune” hanno ritenuto opportuno un immediato incontro politico con i vertici regionali, al fine di trovare la strada migliore per sospendere quei provvedimenti scellerati che hanno voluto l’interruzione delle attività legate alla chirurgia, ortopedia, traumatologia. Il confronto con l’Assessore alla Sanità Silvio Paolucci si è svolto in Regione, anche grazie all’interessamento del coordinatore del circolo PD di Castel di Sangro, Gaetano Biasella, presente egli stesso insieme al consigliere comunale Raffaella Dell’Erede.
La discussione intorno alle recenti problematiche ha avuto l’apporto importante del direttore del Dipartimento per la Salute e il Welfare, dottor Angelo Muraglia e del direttore dell’Agenzia Sanitaria Regionale, dottor Alfonso Mascitelli chiamati entrambi dallo stesso Assessore per delucidare la questione. Sono stati esaminati i recenti provvedimenti e si è convenuto sulla necessità di un intervento in merito e che dovrà avvenire tramite un atto gestionale dell’azienda necessariamente coerente con l’atto programmatorio della Regione che vede il riconoscimento del nostro ospedale quale “Presidio ospedaliero in zona particolarmente disagiata”: come tale, dovrà quindi garantire quel servizio di emergenza ed urgenza che risulta, allo stato dei fatti, interrotto.
La carenza di personale invocata dai dirigenti medici che hanno posto in essere i provvedimenti non può essere motivo di quegli atti che vanno a detrimento di un territorio ampio, per di più in un periodo di affluenza turistica: sarà nella facoltà dei responsabili delle unità operative sangrine chiedere che il personale delle unità trasversalizzate con Sulmona venga messo a rotazione per evitare carenze improvvise solo in un presidio.
L’Assessore e i direttori menzionati si sono subito attivati concordando con Dell’Erede e Biasella che la rete aziendale di una ASL che si è voluta unica, proprio perché meglio gestibile, deve continuare a garantire al territorio altosangrino servizi adeguati e sanciti, a livello normativo, con l’approvazione del Piano Sanitario Regionale, avvenuta il 10 giugno scorso”.
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