Albero monumentale abbattuto a Castel di Sangro con una motosega, scatta l’indagine della Procura
La pianta secolare stava a pochi metri dalla chiesetta della Madonna degli Eremiti. Mistero e omertà sulla vicenda
Castel di Sangro: scandalo ambientale, motosega abbatte albero monumentale. La Procura indaga
Un grave scandalo ambientale ha scosso Castel di Sangro, dove un albero monumentale è stato abbattuto con una motosega in circostanze ancora da chiarire. L’episodio, ripreso in un video diventato virale, ha portato all’apertura di un’indagine da parte della Procura. Il fatto ha suscitato indignazione tra i cittadini e le associazioni ambientaliste, che chiedono giustizia e maggiore tutela per il patrimonio naturale.
L’abbattimento dell’albero monumentale
L’albero, considerato un simbolo del territorio per il suo valore storico e ambientale, è stato tagliato senza alcuna autorizzazione. Le immagini del video, pubblicate da TeleAesse, mostrano l’abbattimento appena effettuato, con la motosega che riduce in pochi minuti un gigante verde che aveva resistito per decenni.
La reazione della Procura
A seguito della denuncia presentata da alcuni cittadini, la Procura di Castel di Sangro ha avviato un’indagine per accertare le responsabilità dell’accaduto. Le autorità stanno cercando di identificare i responsabili e di comprendere le motivazioni dietro questo gesto.
Le proteste dei cittadini e delle associazioni
L’episodio ha scatenato una forte reazione da parte della comunità locale. «È un danno irreparabile per il nostro territorio», ha dichiarato un rappresentante di un’associazione ambientalista. «Questi alberi sono parte della nostra storia e della nostra identità. Non possiamo permettere che vengano distrutti senza conseguenze».
Anche i cittadini di Castel di Sangro hanno espresso la loro rabbia e preoccupazione, chiedendo interventi più severi per proteggere il patrimonio naturale della zona.
Il video choc su TeleAesse
Il video dell’abbattimento, pubblicato da TeleAesse, ha fatto il giro dei social media, diventando virale in poche ore. Le immagini hanno mostrato in modo crudo e diretto la distruzione di un bene comune, alimentando il dibattito sulla necessità di una maggiore vigilanza e di leggi più severe per la tutela dell’ambiente.
Cosa succederà ora?
Mentre la Procura continua le indagini, la comunità di Castel di Sangro si interroga sulle misure da adottare per prevenire futuri episodi simili. Le associazioni ambientaliste stanno già lavorando a proposte per rafforzare la protezione degli alberi monumentali e del patrimonio naturale della zona.
1 Comment
buzzelli
14 dicembre 2014 at 15:56Troppi punti oscuri meritano di essere chiariti. Una pianta di quelle dimensioni non si può abbattere per sbaglio. Troppo comodo.