El Alamein, i Leoni della Folgore: Amico Mannella classe 1922
Si avvicina il compleanno di Amico Mannella, il 18 novembre 2020 di Ateleta, uno degli ultimi reduci della grande battaglia nel deserto di El Alamein ancora in vita
Il 18 novembre 2020 ad Ateleta nel cuore dell’Abruzzo Amico Mannella, classe 1922, compirà 98 anni. Amico è uno degli ultimi reduci della battaglia di El Alamein ancora in vita. Arruolato quando aveva appena 19 anni è stato inviato ad El Alamein come corrispondente della divisione Folgore.
Catturato dagli inglesi verrà confinato nel campo di concentramento P.O.W. 305 e li trascorrerà la prima parte della prigionia, resistendo fino allo stremo delle forze. Anche durante la prigionia i Leoni della Folgore non hanno mai smesso di essere fieri e indomiti, tanto da mettere al tappeto anche i “Boxer” inglesi, come racconterà Amico Mannella di un breve incontro di pugilato tra un Paracadutista della Folgore di Napoli ed un “Campione della boxe inglese”.
Qualche giorno fa c’è stata la ricorrenza del 78° anno dalla battaglia di El Alamein, ma ormai la memoria Italiana inizia a dimenticare le gesta eroiche dei nostri concittadini, per dedicare più attenzione a spettacoli demenziali che rammolliscono le nuove generazioni.
Campagna del Nordafrica 1940-1943
La battaglia di El Alamein venne combattuta tra il 23 ottobre e il 5 novembre 1942 durante la campagna del Nordafrica della seconda guerra mondiale. Lo scontro vide fronteggiarsi le forze dell’Asse dell’Armata corazzata italo-tedesca comandate dal feldmaresciallo Erwin Rommel, e l’Ottava armata britannica del generale Bernard Law Montgomery.
La battaglia ebbe inizio con l’offensiva generale britannica (nome in codice operazione Lightfoot) e continuò per alcuni giorni con intensi combattimenti dall’esito alterno e pesanti perdite per entrambe le parti. L’Armata corazzata italo-tedesca del feldmaresciallo Rommel venne infine costretta a ripiegare con i pochissimi mezzi rimasti, di fronte alla netta superiorità numerica e materiale britannica.
Interi reparti dell’Asse, soprattutto italiani, furono costretti alla resa perché sprovvisti di veicoli a motore. Il ripiegamento venne inoltre ritardato dagli ordini di Adolf Hitler che imponevano una resistenza estrema sul posto, nonostante il parere contrario del feldmaresciallo Rommel. Nonostante ciò i soldati italiani tennero la posizione e la difesero fino allo stremo mentre gli alleati tedeschi si ritirarono.
La vittoria britannica in questa battaglia segnò il punto di svolta nella campagna del Nordafrica, che si concluderà nel maggio 1943 con la resa definitiva delle forze dell’Asse in Tunisia.
Buona visione.
Michele di Franco
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