Nella splendida cornice del Museo Civico Aufidenate di Castel di Sangro è andato in scena, ieri, il poeta contadino Carmine Valentino Mosesso. Gremito il chiostro che ha ospitato la presentazione del suo primo libro intitolato “La terza geografia” edito da Neo Edizioni di Castel di Sangro, nel totale rispetto delle normative covid.

Carmine ha incantato la platea con la profondità del suo sguardo e le parole travolgenti proprie di una persona gentile. Ai competenti interventi del Prof. Walter Miraldi e all’accorato racconto dell’editore Francesco Coscioni, si sono affiancate le intense letture di Marialicia Legge in un crescendo che ha contribuito a generare la serata perfetta.

Carmine ha 27 anni ed è originario di Castel Del Giudice. Dopo la laurea in Agraria, è tornato nel suo paese con la ferrea intenzione di restarci e lì, nel suo borgo natìo, ha fondato un’azienda agricola gestita insieme alla famiglia.

Alla cura dei campi e degli animali, affianca un forte impegno civile e politico per il riscatto dei paesi dell’Italia interna e dei territori cosiddetti “marginali“, argomenti sempre centralissimi nella sua poesia.

Oltre a scrivere, la sua attività segue altre direzioni, quella della produzione legata alla terra, quella della didattica esperenziale rivolta alle persone di ogni età, quella del portare avanti l’idea dell’appaesamento.

La “restanza” soprattutto è un concetto fondamentale nel suo lavoro: la motivazione che spinge le persone a restare nei propri luoghi di origine, a cercare la realizzazione della propria esistenza nelle cose semplici, lontano dalle metropoli disumanizzanti.

È convinto che la tradizione, una volta destoricizzata, possa parlare non più di tempi passati ma di un tempo eterno, da cui attingere a piene mani, riattualizzando tutto ciò che conserva di buono.

Le poesie raccolte ne La terza geografia, stanno avendo un ottimo successo di vendite e, a meno di un mese dall’uscita, il libro è già prossimo alla ristampa.