Sanità Alto Sangro – Illustrata a Pescocostanzo la risoluzione presentata dal consigliere regionale Americo Di Benedetto
Il sindaco di Pescocostanzo, Roberto Sciullo, ha dimostrato con i fatti – e non con le passerelle “segrete” all’ospedale di Castel di Sangro – di essere il vero capofila della protesta contro l’inesorabile depotenziamento della sanità in Alto Sangro.
Indubbiamente seguito anche da altri amministratori del comprensorio (ma non da tutti). E’ lui che ha denunciato lo stato della grave situazione alla Procura della Repubblica di Sulmona, e – come ha accennato oggi – a breve anche alla Procura Generale della Corte dei Conti: non gli quadrano i mancati rimborsi dei gettoni ai medici di turno.
Ma oltre all’azione giudiziaria Sciullo ancora spera nell’azione politica, motivo per cui ha invitato stamane il consigliere regionale abruzzese, Americo Di Benedetto (eletto nella lista Legnini presidente), che dai banchi dell’opposizione ha presentato al presidente della V Commissione del Consiglio Regionale, Mario Quaglieri, una Risoluzione in merito ai problemi della sanità.
Di Bendetto nel suo intervento, fra l’altro, ha sottolineato la mancata applicazione della legge regionale sulla montagna anche per i trasporti. E come ha ribadito anche Sciullo, chiede subito il funzionamento della Telemedicina per il nosocomio sangrino.
Deprecabili le condizioni in cui sono costrette ad operare le guardie mediche del territorio che non possono svolgere in pieno le loro funzioni. “Eppure – ha rimarcato Sciullo – non si è esitato un istante ad erogare fior di milioni di euro per gli impianti da sci; ma che senso ha se poi ai turisti non può essere offerta un’adeguata assistenza sanitaria?”
“Aver aumentato il compenso di 40.000 euro al manager dell’Asl – considerava ancora Sciullo (ne prendeva già 120.000) – quando si sarebbero potuti assumere 8 infermieri, la dice lunga sulla politica dell’attuale giunta regionale“. Ma oltre alla pungente critica il primo cittadino ha annunciato che il Comune di Pescocostanzo, ha preventivato l’acquisto di un elettrocardiogramma per consentire una diagnosi tempestiva presso l’ambulatorio locale. Evitando tempi lunghissimi, che nei casi gravi, potrebbero risultare fatali.
Oltre ai giornalisti delle testate locali – nell’ex chiesa di san Nicola – vi erano i rappresentanti dei comuni di Roccaraso ed Ateleta. Assente il sindaco di Castel di Sangro e presidente della Provincia Caruso.
Lo spazio dedicato agli interventi della stampa è stato caratterizzato dalle interessanti novità annunciate da Roberto Uzzeo – presidente AVIS di Castel di Sangro – il quale ha parlato della riapertura del punto di raccolta del sangue all’ospedale di Castel di Sangro: il lavoro silenzioso, ma efficace della sezione locale è testimoniato da una corrispondenza scritta con i vertici dell’azienda sanitaria. Uzzeo non si accontenta della promessa – ancora non esaudita – di un’autoemoteca.
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