Gesù disse: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà”
Nel vangelo di questa domenica Gesù promette ai discepoli e a noi la venuta dello Spirito perché «insegni» e «ricordi»: è questa la missione del «Consolatore» entro l’arco di tempo che si snoda tra la salita di Gesù al Padre (Pasqua-Ascensione) e il suo ritorno (nella parusia).
Questa è pure la certezza della Chiesa che, camminando nella storia, deve continuare a credere in Cristo senza vederlo. Per questo è necessario farsi guidare dallo Spirito, per ricordare e capire, nella fede, la parola dei Signore Gesù, per accettarla come sempre viva e operante.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse:
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».
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