“Sii Te Stesso a Modo Mio”: un’analisi necessaria sulla Fragilità Adulta per il futuro delle Nuove Generazioni
È partito ufficialmente un progetto ambizioso e collaborativo nel campo dell’istruzione: “Sii Te Stesso a Modo Mio: Essere Adolescenti nell’Epoca della Fragilità Adulta“. Nato da un’idea condivisa tra dirigenti scolastici delle scuole dell’Alto Sangro e l’amministrazione comunale di Castel di Sangro, questo programma si propone di affrontare una delle sfide più pressanti del nostro tempo: l’emergenza educativa.
L’accordo di rete sottoscritto tra le istituzioni coinvolte, comprese le scuole di Castel di Sangro, il Comprensivo Benedetto Croce di Pescasseroli, l’Istituto di Istruzione Superiore Patini Liberatore di Castel di Sangro, l’Omnicomprensivo De Panfilis-Di Rocco di Roccaraso e l’Istituto Serpieri di Castel di Sangro, segna l’inizio di un’impegnativa collaborazione per affrontare le sfide educative emergenti nella nostra società.
L’idea alla base di questo progetto è quella di condividere e operare concretamente su un tema che si rivela sempre più cruciale: il disastro educativo che stiamo vivendo come formatori e che molti genitori percepiscono come un’emergenza educativa. In un mondo in cui le dinamiche relazionali diventano sempre più complesse e difficili da gestire, è fondamentale unire le forze per sviluppare soluzioni efficaci.
Per questo motivo è stato contattato il Professor Matteo Lancini, autore del libro “Sii Te Stesso a Modo Mio: Essere Adolescenti nell’Epoca della Fragilità Adulta” dal quale prende il nome del progetto scolastico altosangrino, considerato da tutti uno dei più esperti e rinomati nel campo dell’adolescenza e dell’universo adolescenziale.
L’autore, ancora una volta, getta luce su una questione fondamentale che permea l’ambito educativo contemporaneo: la fragilità adulta e il suo impatto sulle nuove generazioni. Il professore sostiene che la fragilità riscontrata nei giovani non dipende tanto da una presunta mancanza di sostegno o attenzione, bensì dal fatto che non si incontrano paradigmi educativi adeguati alla complessità attuale.
Il paradigma tradizionale dell’educazione, secondo l’autore, tende a considerare i bambini e gli adolescenti come dei “cuccioli d’oro”, ponendoli al centro dell’attenzione di scuole e famiglie. Tuttavia, questa visione, sebbene ben intenzionata, spesso trascura la complessità della realtà in cui viviamo.
Viviamo in una società in cui la fragilità adulta è sempre più predominante, rendendo arduo per i sistemi educativi identificarsi con la vera essenza dei giovani.
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