La stagione turistica invernale è alle porte, e tra tanti rimbalzi di notizie sull’effettiva apertura o meno degli impianti sciistici, gli operatori del settore comunque si sono organizzati per non farsi trovare impreparati.

Tra le varie figure di riferimento, una delle più importanti è riferita senza dubbio al sistema prevenzione, sicurezza e soccorso sulle piste da sci.

Come ormai noto, sul comprensorio Skipass Alto Sangro tra le figure istituzionali riferite a tale ambito (Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza), da diversi anni operano anche figure laiche organizzate in associazione.

E’ questo il caso riferito all’Associazione Soccorso Alto Sangro & Sicurezza Piste da Sci, il cui acronimo (A.S.A.S).

Quest’ultima grazie ad un team composto da n.4 istruttori nazionali e n.13 figure altamente specializzate, opera sul Comprensorio Skipass Alto Sangro, presiedendo tutte le manifestazioni agonistiche FISI, FIS, attività sportive e parasportive in genere, oltre che essere di supporto alla stazione invernale, anche per le giornate feriali, dove l’affluenza è notevole.

A tal proposito A.S.A.S. ha predisposto per questa stagione invernale un protocollo specifico sulle modalità di intervento denominato: linee guida e procedure sanitarie di soccorso sulle piste da sci SARS-Cov2 (Covid19).

Il primo protocollo in ambito specifico, riconosciuto in da un comitato tecnico-scientifico, nato da una cooperazione di diverse figure di riferimento in ambito montano sul soccorso in ambiente impervio.

Il futuro obiettivo sarà quello di organizzare delle giornate formative per gli operatori del settore, dove spiegare ed attuare tutte le procedure presenti sul protocollo come attività integrativa alle normali linee guida già in essere sul comprensorio Skipass Alto Sangro.

In questo modo si rafforzerà l’obiettivo della “stazione sicura”, un ambiente in cui lo sciatore può muoversi in tranquillità e sicurezza, fornendo un servizio qualitativamente elevato agli utenti.