I continui disagi alla viabilità sulla Sp 88 “Sangrina” si ripercuotono sistematicamente  sugli utenti dell’arteria SS 652 “Fondo Valle Sangro“. Un collegamento – a parole – ritenuto fondamentale per l’economia abruzzese. Ne sanno qualcosa le aziende produttive della Val di Sangro, costrette ad esborsi mostruosi per sostenere il trasporto quotidiano delle bisarche, dirottate sulla Trignina, come nel caso della Sevel,  già pesantemente congestionata dal traffico ordinario.

Al governatore abruzzese Luciano D’Alfonso sembra cha la scomoda vicenda non lo interessi affatto. Disertando a luglio il tavolo tecnico a Sant’Angelo del Pesco con i “colleghi” del Molise ed i vertici della Prefettura d’Isernia – a parte i proclami a mezzo stampa – di fatto si è chiamato fuori dalla partita.

Tutto ciò è emerso palesemente stamane alla conferenza stampa convocata dal presidente della Provincia d’Isernia, Lorenzo Coia, il quale ha chiarito la netta posizione dell’ente di via Berta sulla questione, dichiarando di  riproporla in questi giorni allo stesso D’Alfonso.

Nel frattempo sulla pelle dei pendolari molisani e altosangrini si vive un disagio senza precedenti. Per raggiungere Villa Santa Maria si è costretti ad una staffetta  (sali e scendi ) dagli autobus di linea “T.U.A”. La società di trasporto abruzzese infatti, pur di garantire il trasporto degli studenti all’alberghiero ‘Marchitelli‘, ha impiantato una doppia linea con dei bus navetta, a Sant’Angelo del Pesco, così da riuscire a superare i blocchi di cemento, sistemati sulla carreggiata. Nel prossimo inverno sarà davvero interessante assistere a queste scene, durante una bufera di neve.

“D’Alfonso ha fatto il furbo“, ha detto Coia, rimbalzando le responsabilità all’Abruzzo. Ma la notizia peggiore è un’altra: a parte la buona volontà della provincia d’Isernia, pronta a mettere sul tavolo 1 milione di euro per finanziare i lavori; dalla Regione Abruzzo non si ha più la certezza dell’erogazione dello stesso importo, garantito inizialmente dal governatore .

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