Terza domenica di Avvento, “Maestro che cosa dobbiamo fare?”
Don Domenico Franceschelli percorre insieme a noi il cammino dell'Avvento per ritrovare la luce di Cristo nei nostri cuori
Si avvicina il Santo Natale, il profeta Sofonia ci esorta a rallegrarci perché il Salvatore sta per giungere. Signore Gesù, che ti sei lasciato fasciare nel grembo di Maria con le lane della nostra umanità in viaggio verso se stessa, aiutaci a riaccendere dovunque e sempre il fuoco della fiducia e del servizio reciproco. Il tuo Natale risvegli in noi il meglio della nostra umanità per la gioia di tutti. Vieni Maestro, Signore Gesù!
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: Che cosa dobbiamo fare? Rispondeva loro: Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto. Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: Maestro, che cosa dobbiamo fare? Ed egli disse loro: Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato.
Lo interrogavano anche alcuni soldati: E noi, che cosa dobbiamo fare? Rispose loro: Non maltrattate e non estorcerti niente a nessuno, accontentatevi delle vostre paghe.
Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuore loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni risposte a tutti dicendo: Io vi battezzo con acqua, ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali.
Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tieni in mano la palla per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile. Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.
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