Furto in abitazione: reato in continua crescita
Il reato di furto in abitazione è disciplinato dall’art. 624 bis del codice penale, rientra nella fattispecie di delitti contro il patrimonio mediante violenza sulle cose o alle persone. Il bene giuridico tutelato è dunque il patrimonio che è funzionale allo sviluppo, conservazione ed autonomia della persona. Il soggetto attivo può essere chiunque.
Il soggetto passivo è il titolare del bene giuridico offeso, vale a dire colui che intrattiene una relazione di interesse giuridicamente rilevante con le cose. L’elemento psicologico richiesto ai fini della configurazione del reato è il dolo specifico, vale a dire la coscienza e volontà di sottrarsi ed impossessarsi della cosa mobile altrui con il fine di trarne profitto per sé e per altri.
Il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo che ricorrano una o più circostanze aggravanti di cui all’art. 61 n. 7 c.p., vale a dire quando si cagiona un danno patrimoniale di rilevante gravità e di cui all’art. 629 c.p., quando mediante violenza o minaccia costringendo qualcuno a fare od omettere qualcosa si procura a sé o ad altri un danno ingiusto, in tal caso si procederà d’ufficio. La competenza è del Tribunale in composizione monocratica.
Il difensore acquisita la notizia di reato ed al fine di meglio tutelare gli interessi del suo cliente, dovrà procedere ad acquisire elementi utili in particolare prove, per meglio tutelare la posizione del proprio assistito e, più in generale, andrà a consultare fonti aperte accessibili anche dal web, si occuperà di fotografare luoghi, tragitti, distanze, tempi di percorrenza, consulterà albi, elenchi, banche dati; chiederà di eseguire esperimenti giudiziali, che verranno documentati dal difensore e forniti al Giudice, richiederà tabulati telefonici ed altro ancora. Potrà effettuare dei sopralluoghi sul luogo del delitto.
In particolare ad esempio nel caso di ”furto in abitazione” particolare importanza ricopre il ruolo del tecnico forense il quale dovrà studiare con particolare minuzia tutte le tracce biologiche presenti sulla scena ed eventualmente acquisire le impronte digitali latenti presenti utili alla ricostruzione dell’evento delittuoso quali conseguenza del reato.
Secondo il principio di Locard formulato nel 1910:” Due soggetti che entrano in contatto lasciano sull’altro segno di sé. Cosi avviene quando qualcuno commette un reato. La persona che commette il furto lascia tracce sul luogo del crimine ed il luogo del crimine lascia tracce su di lui”.
Dunque l’abitazione nasconde molti elementi tra i quali tracce e informazioni che devono essere interpretate ma anche decriptate ed elaborate dai soggetti che si trovano a cercare la verità su un fatto costituente reato e di conseguenza l’operatore deve sforzarsi per trovare tutte le classificazioni e soluzioni utili in merito alla ricostruzione dell’evento delittuoso, contattare le persone presenti sul posto, eventualmente verificare la presenza di telecamere e ogni altro elemento utile alla ricostruzione della scena criminis. La scena rappresenta il luogo di sfide più importanti, ma che porta con sé insidie e pericoli per coloro che ricercano le tracce del delitto.
Ci auguriamo che nessuno di voi debba imbattersi in una situazione del genere perciò offriamo dei suggerimenti al fine contribuire ad evitare che eventi spiacevoli si verifichino.
Utili consigli per il lettore:
Non lasciate chiavi inserite nelle porte di ingresso delle proprie abitazioni;
Non indicate sui social network dove vi trovate durante le vacanze estive o durante l’assenza dalla propria abitazione;
Installate dispositivi antifurto con ottima risoluzione, preferibilmente in “HD” collegati possibilmente con i numeri di emergenza;
Fate un inventario degli oggetti preziosi custoditi all’interno di casseforti;
Abbassate le tapparelle e chiudere le finestre anche con eventuale fermi o blocca infissi;
Segnalate alle forze di polizia eventuali persone e mezzi che non conoscete mediante chiamata al pronto intervento tramite i numeri di emergenza 112 e 113.
Si raccomanda comunque di non toccare nulla per non inquinare le prove sulla scena del crimine.
Avv. Samanta Le Donne
Dott. Jonathan Le Donne
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