La scena del crimine: studio delle tracce di sangue – Bloodstain Pattern Analysis
L’analisi della forma, dimensione e disposizione delle tracce ematiche, e quindi della struttura delle macchie di sangue riguarda un settore delle scienze forensi denominato Bloodstain Pattern Analysis (B.P.A), che rientra tra le metodiche utilizzate nelle investigazioni scientifiche, ampliando la serie di indicazioni utili alle indagini che possono essere raccolte sulla scena del crimine.
Attraverso l’analisi della distribuzione delle tracce ematiche sul luogo del delitto e delle forze che hanno agito in considerazione anche delle caratteristiche delle superfici sul quale il sangue viene trovato, si potrebbero determinare:
- l’origine e la natura dell’evento che ha prodotto la macchia ematica;
- il tipo e la direzione della forza che ha provocato la lesione;
- la tipologia di strumento utilizzato;
- la sequenza degli eventi durante e dopo l’azione criminosa;
- la possibile posizione dell’aggressore, della vittima e degli oggetti durante la commissione del fatto;
- i movimenti della vittima, dell’aggressore ed eventuale spostamento di oggetti dopo l’aggressione.
Le tracce ematiche rinvenute sulla scena raccontano la storia del delitto, fornendo dei dati che, se correttamente analizzati e valutati, permettono di giungere alla ricostruzione dell’evento; la disposizione, la forma ed in generale tutti gli elementi che caratterizzano una singola macchia sono fattori indispensabili per capire ciò che è accaduto.
La macchia di sangue si forma in seguito ad una serie di avvenimenti che hanno inizio con un evento lesivo che genera il sanguinamento; vari fattori, non costanti e legati al contesto dell’evento lesivo e della scena criminis intervengono nella formazione, anche se vi sono delle costanti che possono fornire indicazioni preziose a chi sta studiando le tracce ematiche rinvenute.
Si ricorda in particolar modo il caso Franzoni, (Cass., sez. I, 29.7.2008), dove si afferma che la B.P.A non può considerarsi una prova atipica, bensì una tecnica d’indagine riconducibile al genus della perizia e, pertanto, non è necessario che la sua ammissione sia preceduta dall’audizione delle parti ex art. 189. Il giudice di Cassazione ha dichiarato che la B.P.A non si basa su leggi scientifiche nuove o autonome, bensì sull’applicazione di quelle, ampiamente collaudate da risalente esperienza, proprie di altre scienze che, in quanto universalmente riconosciute, non richiedono specifici vagli di affidabilità (v. Sez. II, Parte III, Cap. I).
Nel prossimo articolo si parlerà delle diverse impronte digitali che si possono rilevare sulla scena del crimine.
Dott. Jonathan Le Donne
Leave a Reply
Devi essere connesso per pubblicare un commento.