Quello spazio tra noi chiamato intimità
Quando si vuole parlare di coppia è quasi inevitabile fare riferimento all’intimità ma spesso, in particolare nelle coppie unite da diverso tempo, l’intimità finisce per essere riferita al passato, al gioco delle passioni o a qualcosa che si è conquistato una volta per tutte, come fosse una meta che si deteniene per sempre. Il rischio più grande è di dare per scontato che ci sia intimità, come elemento costitutivo dell’essere coppia, come fosse un’esperienza conquistata e assaporata finendo col convincersi di conoscerla.
L’intimità è uno spazio importante all’interno del “noi”, una dimensione che appartiene alla relazione tra due e che soprattutto è in continuo divenire: si trasforma e cambia così come cambia la coppia ma questo non vuol dire che sia destinata ad impoverirsi. Il fatto stesso di cambiare ne garantisce la scoperta e sostiene la sana curiostà tra i partners. Quando una coppia riscopre l’intimità inevitabilmente proviene da una fase di vita in cui si è negata tale privilegio.
L’intimità è stabilire e proteggere il confine che separa la coppia dal mondo e la definisce tale; è potersi concedere di non parlare ed avere la sicurezza di essere compresi; è la vicinanza emotiva, l’accudimento reciproco e lo “stare per l’altro”. L’intimità garantisce la libertà di essere autentici nei sentimenti e negli aspetti più profondi del proprio essere. Questo aspetto nell’incontro con l’altro può spaventare, poichè rende più vulnerabili ma senza la dimensione intima non può esserci legame d’amore nè una profonda relazione.
L’intimità corrisponde ad uno spazio inviolabile, che sfortunatamente troppo spesso le coppie permettono che venga deturpato o annichilito in nome di principi, valori, aspettative e compiti: in nome dei figli, della famiglia, del lavoro, delle incombenze familiari, del tempo che manca, finendo col confondere la camera da letto con il salotto!
Quello spazio si dilata a tal punto da contenere spesso troppe persone (figli, parenti, amici) che i partners smettono di comunicare tra loro, ascoltarsi e curarsi. In realtà pur agendo con buone intenzioni quello che si ottiene è un grande senso di affanno e di insoddisfazione, un malessere diffuso, strisciante all’interno della famiglia intera, di cui prima o poi qualcuno, o più d’uno dei componenti, mostrerà gli effetti, magari attraverso un sintomo ansioso, un disturbo psicosomatico, un atteggiamento ribelle di un figlio adolescente o uno timoroso e ritirato di una bambina che fatica mangiare.
Una coppia che sperimenta e sostiene la propria intimità è una coppia che sperimenta felicità insieme a tutti coloro che la circondano, in tal modo essa agisce con grande responsabilità anche verso il sistema familiare di cui fa parte. Lo spazio tra noi chiamato intimità, altro non è che quel terreno fertile entro il quale coltivare e proteggere i propri legami d’amore con la famiglia, che solo in questo modo avrà un luogo dove crescere e vivere.
Avere cura dello spazio intimo della coppia è in questi termini quasi un dovere verso noi stessi e verso la nostra famiglia, a volte non è facile, si tratta di un vero e proprio impegno che necessita di empatia, attenzioni, ascolto di se stessi e dell’altro nella “Lentezza”. Sì, lentezza, perchè bisogna dare e darsi tempo, rispettando e cogliendo i propri bisogni e poi quelli dell’altro. Lo scopo è arrivare a trovare quella sintonia che si traduce in una maggiore serenità personale, una sessualità piena ed appagante ed una relazione vera che agisca da punto di forza e di slancio verso la vita e da nido accogliente rispetto alle situazioni di dolore e di paura che ci portiamo dietro. Una relazione intima, autentica ed empatica permette anche di salvaguardare e riscoprire la propria individualità nella coppia.
Quando necessario la psicoterapia può essere un valido aiuto, uno spazio in cui la coppia possa concedersi quella intimità troppo a lungo negata, un’esperienza di crescita e di rafforzamento, un gesto d’amore verso se stessi e verso chi si ama.
Dott.ssa Maria Simona Bucciarelli – Psicologa – Ordine Psicologi Abruzzo
Tel. 339.69.25.689
E-mail: simona_bucciarelli@yahoo.it
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